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Grabado

Galliari G. dis. - Bosio G. B. dis. le figure & Bellemo F. inc., Galliari G. dis. - Bosio G. B. dis. le figure & Bellemo F. inc.

Veduta del Teatro Filo-Dramatico in Milano

1807-1810

2000,00 €

Trippini Sergio Libreria (Gavirate, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1807-1810
Formato
mm 317x472
Edición
1807 [-1810]
Grabadores
Galliari G. dis. - Bosio G. B. dis. le figure & Bellemo F. inc.
Materia
Milano
Diseñadores
Galliari G. dis. - Bosio G. B. dis. le figure & Bellemo F. inc.
Idiomas
Italiano

Descripción

Scorcio della Piazza del Teatro Filo-Drammatici a Milano durante il periodo napoleonico. L'esemplare è impreziosito da una splendida coloritura coeva all'acquerello e gouache. Quest'ultima è utilizzata nella delineazione del motivo decorativo che interessa i margini fornendo una particolare profondità all'insieme. La stampa è inserita in bella cornice coeva. L'incisione è tratta dal disegno del Capitano Gasparo Galliari, capitano delle Stato Maggiore delle Truppe Italiane, incise da Francesco Bellemo, Luigi Rados e Gaetano Berettini realizzate tra il 1807 ed il 1810. Il Galliari si arruolò al servizio militare verso la fine del XVIII secolo; nel 1799 era capitano di fanteria della Repubblica Cisalpina, nel 1807 capitano di Stato Maggiore dell’esercito del Regno Italico per poi diventare “capitano vedutista” dell’I. R. Istituto Geografico Militare di Milano. Gasparo (Gaspare) proveniva da una celebre famiglia di scenografi e prima di dedicarsi alla vita militare, nel 1786 si occupò di dipingere le scene del teatro d’Alessandria, nel 1789 a Novara allestì i festeggiamenti per le nozze del Duca d’Aosta ed a Milano lavorò come scenografo presso il Teatro della Cannobiana ed al Teatro Carcano. La stampa fa parte di una importante serie di incisioni, dedicate all’Augusta Amalia di Baviera Vice-Regina del Regno d’Italia. “La complessità della scena, l’uso degli scorci e l’evidenza degli elementi pittoreschi ricordano l’educazione scenografica dell’autore; il disegno viene mantenuto però nell’elegante sobrietà della linea classica. La serie è assai rara, probabilmente perché al ritorno della dominazione austriaca furono distrutti i rami che nella dedica alla Vice-Regina ricordavano il passato regime.”*. Bibliografia: *Arrigoni, “Milano nelle vecchie stampe”, vol. I, p. 39, n° 134.