Napoleone il Grande al Monte S. Bernardo

L’incisione del Gibert, sotto la direzione del Longhi, traduce a stampa il famoso dipinto realizzato da Jacques Louis David nel corso dell’anno IX (1801). Una volta che il dipinto fu terminato, David non ritenne di esporlo al Salon ma realizzò una speciale mostra nella sala del Louvre dove già si trovava il suo dipinto delle Sabines. L’esposizione durò due mesi ed il prezzo del biglietto d’entrata fissato a 1.80 fr. Accanto all’originale si poteva vedere una replica commissionata dal Re di Spagna. “David fit encore deux autres répétitions du portrait équestre. L’une fut consacrée au Musée national de France et celle qu’il fit en dernier lieu fut destinée à orner les appartemens de l’auteur. Il l’estimait supérieure à toutes les autres, à l’original même, parce qu’il avait dans ce travail, profité de quelques observations qu’une sage critique lui avait fait parvenir.”. (Roux 1929: IV, p. 212).L’uscita dell’incisione venne annunciata nel Giornale Italiano del 7 settembre 1809, in cui si legge: “L’incisore Antonio Gibert avendo terminata colla direzione del sig. professore Longhi la stampa del pittore David, rappresentante Napoleone il Grande al monte S. Bernanrdo, e conservato in una sala di Corte; previene i signori associati, che le copie si dispensano in Milano da Giuseppe Maria e fratello Ubicini. i quali a norma del manifesto dell’autore in data 4 luglio 1807 le rilasceranno coll’ordine progressivo di soscrizione”. L’incisione deve avere avuto un enorme successo, testimoniato dai differenti stati che è stato possibile reperire durante la ricerca iconografica. Differenza fondamentale rispetto al primo stato dell’incisione, dove nell’angolo in basso a destra si legge “Antonio Gibert dis. ed inc. An. 1809. G. Longhi dir.” nei successivi la posizione del Longhi cambia, diventando parte attiva della fase incisoria, infatti vi si legge “Antonio Gibert dis. ed inc. An. 1809. G. Longhi ult.”. Dal confronto tra i due stati è evidente l’intervento della mano del maestro che riesce con un accurato labor limae a smussare i tratti troppo marcati e decisi incisi dall’allievo ottenendo un delicato contrasto tra luci ed ombre che permette una resa più naturale dell’insieme ed in particolare del viso del Primo Console. Il presente esemplare si presenta nell’ultimo stato descritto con dedica al Principe Eugenio Napoleone di Francia Vice-Re d’Italia. La stampa si presenta montata su telaio all’epoca ed inserita in cornice coeva con doppio profilo dorato.BibliografiaRoux 1929: IV, p. 344; Giornale Italiano: 7 settembre 1809.