Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Grabado

Bacler Dalbe dis. & G. Mercoli fils inc., Bacler Dalbe dis. & G. Mercoli fils inc.

N. Bonaparte P.er Consul de la République Française

1800

1400,00 €

Trippini Sergio Libreria (Gavirate, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1800
Formato
mm 445x375
Edición
1800
Grabadores
Bacler Dalbe dis. & G. Mercoli fils inc.
Materia
Napoleone Bonaparte
Diseñadores
Bacler Dalbe dis. & G. Mercoli fils inc.
Idiomas
Italiano

Descripción

Ritratto a mezzo busto di Napoleone Bonaparte nelle vesti di Primo Console della Repubblica Francese. “Ce portrait, dont le dépôt est du 19 avril 1800” venne realizzato da Louis Albert Ghislain Bacler Dalbe, figura fondamentale e poliedrica del periodo napoleonico, che fu ingegnere-geografo, a lui si deve il capolavoro della Carte Générale Du Théâtre de la Guerre en Italie et dans les Alpes, ed allo stesso tempo pittore, disegnatore e litografo. Il disegno del Bacler Dalbe venne tradotto a stampa da Mercoli fils. Tre sono i Mercoli che dalla seconda metà del ‘700 fino ai primi del ‘800 lavorarono contemporaneamente a Milano: “Giacomo Mercori (nonno) nativo di Cremona e fecondissimo produttore di vignette, incise per i librai milanesi…Il figlio di questi, pure incisore, modificò in parte il nome paterno firmando Mercoli pater o Mercoli Père [a lui si deve una bellissima raffigurazione della battaglia di Lodi, che sembra essere il suo unico lavoro dell’età napoleonica] Un terzo, Mercoli Gaetano, figlio del precedente, firmò Mercoli nepos quand’era vivo il nonno, ed alla morte di questi firmò Mercoli filius per distinguere i propri lavori da quelli del padre.”. (Bertarelli 1903: p. 10).Impercettibile segno di gora nella parte superiore ed inferiore del foglio che non compromette l’ottimo stato di conservazione generale dell’incisione.BibliografiaBertarelli 1903: p. 10; Roux 1929; IV, p. 185