Il Popolo Francese si fa cavalcare dagl’indigni, e malvagi che si fanno chiamare Filofofi

Allegoria satirica aspramente antidemocratica che rappresenta il popolo francese, sotto le spoglie di un asino, cavalcato dalla filosofante Libertà, appesantito dai Decreti della Convenzione, Veleno per li Sovrani, Acquavita o sia Coraggio per li Cittadini ed altri simili bagagli; mentre sulla sinistra una donna dalle mostruose sembianze avvinta dalle serpi, impersonificazione di Aletto, antica divinità punitrice di chi viola l’ordine delle cose, lo frusta selvaggiamente. La Libertà, rappresentante il potere democratico in Francia, inalbera un proclama che contiene il suo programma rivoluzionario, vi si legge: Libertà Eguaglianza / Popoli della Terra / ascoltatemi / io vengo per prendervi / il vostro denaro / di poi vi farò tutti Soldati / indi vi farò guilottinare / l’uno con l’altri / Viva la libertà. Sulla destra un municipalista italiano, impinguato con l’usurpo delle pubbliche e private proprietà a rovina degl’innocenti, tiene in mano il Codice delle Leggi emanate dalle Municipalità del Popolo a favore degl’Empij e contro la Religione e Gius. Delle Genti. Ma la fine del suo rovinoso potere è imminente, si notino le indicazioni Le Feste dei Ladroni durano poco proveniente dal cielo e Premio dovuto ai moderni Filosofi riportata affianco al cappio appeso al ramo. Da notare l’indicazione editoriale Si vende in Milano alla Stamperia della Verità. L’incisione è caratterizzata da un ottimo stato di conservazione generale, brillante coloritura coeva all’acquerello.BibliografiaFenzo, Moronato 1982: p. 23