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Libro

James Westcott, Irene Inserra, M. Mancini

Quando Marina Abramovic morirà

Johan & Levi, 2011

30,40 € 32,00 €

Johan & Levi (Monza, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2011
ISBN
9788860100306
Autor
James Westcott
Páginas
350
Serial
Biografie (8)
Editores
Johan & Levi
Formato
160×235×32
Materia
Abramovic, Marina, Biografie: artisti e personalità dello spettacolo, Storia dell’arte, XX secolo, 1900–1999
Traductor
Irene Inserra, M. Mancini
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Belgrado 1974. Marina Abramovic dà fuoco a una monumentale stella a cinque punte, simbolo del regime di Tito, e ci si distende dentro fino a svenire per asfissia. Napoli 1975. Uno spettatore le punta al collo una pistola carica: l'artista ha sfidato il pubblico a usare su di lei, risolutamente passiva, uno qualsiasi degli oggetti disposti su un tavolo. New York 2002. Marina vive per dodici giorni in un'abitazione pensile allestita alla Sean Kelly Callery. Digiuna. L'unico nutrimento è l'avido sguardo degli astanti che la osservano bere, dormire, lavarsi e urinare. Tra la schiera di spettatori c'è James Westcott: è il suo primo incontro con "la nonna della Performance Art", come lei ama definirsi, e l'incipit di "Quando Marina Abramovic morirà", biografia intima di un'artista che da quarantanni gioca con la morte mettendo il proprio corpo al centro di performance divenute leggendarie. Agli esordi, lanciarsi nell'arte performativa significa per Marina ribellarsi a un'esistenza "militarizzata", tiranneggiata da una madre che le impone diktat culturali comunisti e non la bacia mai. Cruciale per il decollo da Belgrado è l'unione artistica e sentimentale con il fotografo tedesco Ulay, con cui avvia una collaborazione tanto ardita quanto fruttuosa. A bordo di un furgone Citroen trasformato in casa mobile, la coppia gira l'Europa esibendosi in pezzi che mettono a nudo una simbiosi culminata nel prolifico "Nightsea Crossing".