Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libro

Antonio Spinosa

STARACE L'UOMO CHE INVENTO LO STILE FASCISTA ANTONIO SPINOSA

Rizzoli Ed., 1981

no disponible

Oldmilitarybooks and Comics (ROMA, Italia)

Habla con el librero
no disponible

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1981
Autor
Antonio Spinosa
Editores
Rizzoli Ed.
Materia
VENTENNIO & FASCISMO Saggi e memorie
Sobrecubierta
No
Conservación
Bueno
Idiomas
Italiano

Descripción

"DESCRIZIONE: Rizzoli Ed. Milano 1981, br. ed. ca. con sovracc. ill. con alette, pp. 313 alcune f. b/n f.t. in 8°. Nato a Gallipoli (Lecce) nel 1889. Ufficiale dei bersaglieri nella prima guerra mondiale, pluridecorato, organizzatore dello squadrismo trentino e fondatore del Fascio di Trento (1920), diventa vice segretario del PNF (1921), ispettore per la Sicilia (1922) e deputato nel 1924. Dal 1926 è vice capo della MVSN. Nel 1931 sostituisce Giuriati alla segreteria del PNF. Estende la rete del partito nella società, irreggimentando le masse in organizzazioni che coinvolgono i cittadini, dalla scuola elementare all'università, al dopo lavoro. Impone uno "stile fascista" denominato "staracismo", caratterizzato dall'obbligo per gli italiani di partecipare a cerimoniali coreografici di massa (le feste della nazione, gli anniversari del regime, le vittorie della rivoluzione fascista, il culto dei caduti e la glorificazione degli eroi), a usare il "voi" al posto del "lei", a sostituire il saluto romano alla stretta di mano, a indossare le divise. Il 28 aprile 1945, tre giorni dopo la fuga di Mussolini da Milano, mentre in tuta da ginnastica fa la solita corsetta mattutina in strada, indifferente della sorte del Capo, un gruppo di uomini quasi scherzando lo apostrofa “Dove vai Starace?”. "Vado a prendere un caffè" dice. Ma sono partigiani e non sono lì per scherzare o per fare colazione, perché lo portano in una scuola (politecnico) dove subisce un processo farsa. Non vollero credergli quando disse che il fascismo lo aveva punito, che Mussolini lo aveva imprigionato e dimenticato. Non supplica, neppure quando mezz’ora più tardi i partigiani lo condannano a morte. Morirà con dignità, la stessa dignità un pò da ragioniere con cui è vissuto. Il suo cadavere fù esposto a Piazzale Loreto. CONDIZIONI: Buone, piccolo strappetto alla sovracc. riparato con scocth trasparente. PESO / WEIGHT: 500 gr. without package"