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Libro

Manzoni Alessandro

Lettera di Alessandro Manzoni al Signor Professore Girolamo Boccardo intorno a una questione di così detta proprietà letteraria

Stabilimento Tip. e Lit. di Giuseppe Redaelli, 1860

90,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria (Bagnone, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1860
Lugar de impresión
Milano
Autor
Manzoni Alessandro
Editores
Stabilimento Tip. e Lit. di Giuseppe Redaelli
Materia
(Manzoniana - Diritto d'autore - Prime edizioni)
Idiomas
Italiano

Descripción

In-8° (21,3 x 13,7 cm), pp. 43, (1), copertina editoriale. Qualche traccia d'uso e del tempo alla copertina, in particolare, alcune piccole macchie, qualche leggero segno di piegatura agli angoli e, nella parte superiore della copertina anteriore, due piccole concavità, senza rotture, che interessano, poi, anche le pagine fino alla 8. All'altezza dell'angolo superiore destro della copertina anteriore, timbro a secco dello "Stabilimento tipografico e litografico di Giuseppe Redaelli Milano, Contr.a dei Due Mori". Foglietto con l'errata corrige applicato al centro della seconda di copertina. A pagina 24, all'altezza, all'incirca, della parte centrale delle prime cinque righe di testo, alcune piccole, leggere macchie, non deturpanti, che non pregiudicano, in alcun modo, la fruibilità del testo. Lieve segno di piegatura nell'angolo superiore esterno delle pagine fino alla 14, per il resto, ben conservato. Prima edizione, non comune, di questo intervento manzoniano nella nota polemica sulla proprietà letteraria, che vide numerose prese di posizione a stampa e sollevò ai tempi un notevole interesse. Appellandosi alla convenzione sulla tutela del diritto d'autore stipulata tra l'Impero d'Austria e il Regno di Sardegna nel maggio 1840, convenzione cui, nel dicembre dello stesso 1840, aveva aderito anche il Granducato di Toscana, il Manzoni, nel luglio 1845, aveva citato "in contraffazione" l'editore Felice Le Monnier, reo, a suo giudizio, d'aver pubblicato, nell'aprile del medesimo anno, una ristampa dei Promessi Sposi senza chiedere il suo assenso. Detta ristampa riguardava la prima edizione del romanzo (Milano, Ferrario, 1825-26, ma diffusa solo a partire dal giugno 1827), e più precisamente si basava sul testo dell'edizione pubblicata dal Passigli nel 1832 (in Opere scelte del conte Alessandro Manzoni, volume unico adorno di sei vignette e del ritratto dell'autore, Firenze, David Passigli e Socj, 1832). Con sentenza del 3 agosto 1846, il Tribunale di Prima Istanza di Firenze condannò il Le Monnier alla rifusione dei danni. Con atto del 25 aprile 1860, la Corte Regia (d'Appello) confermò la sentenza di prima istanza in ogni sua parte e ne ordinò l'esecuzione secondo "la sua forma e tenore". L'editore fiorentino non si arrese e fece ricorso in Cassazione: il 20 dicembre 1861 la Corte Suprema rigettò il suo ricorso, condannandolo definitivamente al risarcimento dei danni. Per la liquidazione, il procuratore legale del Manzoni, Lorenzo Panattoni, nel luglio del 1862 inoltrò una richiesta di centocinquantaquattromila lire, a fronte di un'offerta di sedicimila da parte di Le Monnier. Dopo anni di controversie, nell'aprile del 1864, grazie alla mediazione di Gaspero Barbèra, e all'intercessione di Massimo d'Azeglio e di Tommaseo, lo scrittore si dichiarò disposto all'accordo per un risarcimento limitato alla cifra di trentaquattromila lire. Lo scritto che presentiamo è la risposta al giudizio espresso dal prof. Gerolamo Boccardo in favore del Le Monnier nel suo Della proprietà letteraria sopra una questione legale insorta tra il signor conte Alessandro Manzoni ed il signor Felice Le Monnier, parere di Girolamo Boccardo, pubblicato nel 1860: il Manzoni, temendo che l'intervento dell'illustre economista fosse destinato a far l'ultima impressione sui giudici (la causa sarebbe stata trattata dopo l'Epifania del 1861) pubblicò questo opuscolo, adoperandosi affinché venisse recapitato ad amici e conoscenti e, soprattutto, ai giudici di Cassazione, entro i primi giorni del gennaio 1861.