Le Nouveau cuisinier royal et bourgeois, ou cuisinier moderne. Qui apprend à ordonner toutes sortes de Repas en gras & en maigre. toutes sortes de Pâtisseries: avec des nouveau desseins de Tables.

Tre volumi in 12°, pp. (X), 544, (30); (6), 520, (38); (8), 400, (30), belle legature coeve in piena pelle a 5 nervi, con doppio tassello con titolo in oro e fregi al dorso, tagli colorati in rosso, sguardie marmorizzate. Rara edizione in 3 volumi (la prima ed.1691 in un solo vol.) illustrata da 9 tavole al I vol. di cui 5 ripiegate e 14 tavole al III vol. di cui 13 ripiegate, più alcuni disegni di piatti e portare nel testo. Buoni esemplari, qualche arrossatura. Grande classico della cucina francese sotto Luigi XIV quest'opera conobbe un duraturo successo durante tutto il XVIII sec., prova ne è l'alto numero di edizioni che ne sono state fatte. François Massialot (1660 -1733) 'chef de cuisine' di Philippe, duca d'Orleans, del duca di Chartres, del cardinal d'Estrées e di altri nobili francesi, fu il primo scrittore di cose gastronomiche che mise le ricette in ordine alfabetico e non in ordine di servizio come avevano fatto fino allora La Varenne, Pierre de Lune o L.S.R., e indicò, con appositi disegni, come apparecchiare le varie tavole per i suntuosi banchetti che allora erano di norma e la maggior parte di questi menu sono stati inventati e preparati nella corte del re. Il 'cuisinier royal et bourgeois', la cui prima edizione vide la luce anonimamente nel 1691, consiste di due parti: nella prima c'è la descrizione di menu per l'anno intero, nella seconda troviamo una raccolta di ricette secondo il principale ingrediente, come le conosciamo noi. Lavoro esaustivo in cui si parla anche di vini e di pasticceria. Alla ns. ediz. sono state aggiunte numerose altre ricette di una altro famoso cuoco, il Signor de la Chapelle. Raro e introvabile lavoro. Bibl.: questa edizione non è presente in nessuna biblioteca italiana e, inspiegabilmente, nemmeno alla Bibliothèque Nationale di Parigi che possiede altre edizioni. Per altre ed. cfr. Vicaire, p. 574-576 e Bitting, p. 314-315