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Libro

[Paladini, Terra, Barbaro Et Alii]

La Ruota dentata. Movimento immaginista. Anno I - N. 1 [TUTTO IL PUBBLICATO]

(stampa: Tip. Edit. Italia),, 1927

no disponible

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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no disponible

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Detalles

Año de publicación
1927
Lugar de impresión
Roma - via Porto Maurizio, 22
Autor
[Paladini, Terra, Barbaro Et Alii]
Páginas
pp. [4] ill.
Editores
(stampa: Tip. Edit. Italia),
Formato
in folio (440 x 320 mm),
Edición
Edizione originale.
Materia
Futurismo Avanguardie internazionali
Descripción
un bifolio sciolto per
Idiomas
Italiano
Primera edición

Descripción

PERIODICO Edizione originale. Parziale perdita di qualche lettera appena sotto l’intestazione, in prima pagina, causa rimozione dell’etichetta d’invio; per il resto, uno straordinario esemplare intatto e senza alcuna sofisticazione; rarissimo in queste condizioni. Rarissimo numero primo e unico pubblicato: sole tre copie nel censimento ICCU (Centrale Firenze, BSMC Roma e APICE Milano), cui OCLC aggiunte l’esemplare del MART Rovereto. -- Espressione dell’immaginismo di qualità e intensità inversamente proporzionali all’effimera durata (praticamente il solo anno 1927), l’«immaginismo» italiano — che nulla ha a che vedere con l’imagism poundiano o con l’omonimo -ismo russo — «assumeva in realtà una poetica dell’immaginazione che sembrava ricorrere fino alla messa in scena del subconscio. […] L’immaginismo italiano era di fatto molto più vicino al surrealismo. […] Ed è certamente dal cinema che l’immaginismo italiano traeva la sua linfa più segreta» (Lista, p. 7-s). Animatori principali del movimento furono l’artista Vinicio Paladini e lo scrittore Dino Terra. Paladini veniva da quel crogiolo di avanguardisti e irregolari del principio degli anni ’20 che solo verso la metà del decennio e oltre chiariranno la direzione presa dalla propria parabola artistica; dopo un breve periodo di fiancheggiamento futurista, grazie alle intercessioni di Prampolini (si veda la vicenda legata al manifesto sull’Arte meccanica), Paladini si posizionava a distanza di sicurezza con l’intervento del 1927 «Arte d’avanguardia e futurismo», pubblicato prima sulla «Bilancia» poi in plaquette. Ed è proprio il gruppo gravitante attorno alla rivista romana (mensile ma aperiodico diretto da Umberto Barbaro) che riempirà le fila dell’immaginismo — per scioglierle subito e riformarle altrove. -- Il nome della rivista che fa da altoparlante del movimento, così come il marchio che la illustra (due ingranaggi che s’arrotano), reca precisa memoria dell’origine comunista di Paladini. L’apertura del fascicolo che lancia il movimento immaginista è affidata per intero all’artista russo-romano, che compone una pagina dominata da un incredibile ‘fotomontage’ in bianco e nero, dove sono tutte le suggestioni e i temi cari (un vero e proprio manifesto ‘visivo’ che sarebbe da analizzare con la lente d’ingrandimento); la composizione è incorniciata da un testo composto a slogan, non-sense, testi in all-caps, simboli matematici e maniculae, d’impronta chiaramente dadaista. In seconda pagina comincia il lungo manifesto «Una nuova estetica per un’arte nuova», firmato da Umberto Barbaro, che condivideva con Paladini la fede politica di estrema sinistra: un testo illuminante per capire la posizione del gruppo rispetto alla questione generale del modernismo e dell’avanguardia ma, nello specifico, rispetto al futurismo, da cui in Italia non si può prescindere. In terza pagina una recensione ‘onirica’ dei due libri di Dino Terra, già pubblicati sotto le insegne della «Ruota editrice»: Riflessi (che si fregerà di uno strillo di Marinetti in fascetta) e L’amico dell’angelo, un dramma. Le altre presenze servono a fornire un’indicazione di provenienza e appartenenza (come le poesie di Majakovskij ed Elena Ferrari) oppure sono del tutto episodiche, personaggi minimi raggranellati sul fondo del vivace ambiente romano che sboccerà appieno solo negli anni ’30. Lista, Dal futurismo all’immaginismo, passim; The Oxford Critical and Cultural History of Modernist Magazines, III, p. 580; Salaris, Riviste futuriste, p. 1106-ss; Casetti, Movimento immaginista, p. 65