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Libro

Aa. Vv.

La Luna, Giornale Lunatico Illustrato (poi dal 1884 con titolo La Luna, Giornale Umoristico e di teatri in tutta Italia). 1884, 1885 due rarissime annate complete. Annata IV e V.

S. stampatore,, 1884-1885

1000,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1884-1885
Lugar de impresión
Torino,
Autor
Aa. Vv.
Editores
S. stampatore,
Materia
REBUS GIORNALI SATIRCI SATIRA POLITICA ILLUSTRATORI TORINO
Idiomas
Italiano

Descripción

In 4° (33,4×24 cm); due annate rilegate in un volume: 1884, 52 numeri annata completa; 1885, 53 numeri, annata completa. All’inizio del volume è stata conservata la pagina d’apertura con la celebre immagine della Luna e della donna appesa con una corda ad essa ed alla scritta La Luna. Due annate per un totale di 105 numeri, ogni numero composto da 8 pagine per un totale di 841 pagine. Legatura coeva in mezza pelle con dorso a sei nervi e titolo, annata, iniziali dell’antico proprietario e fregi impressi in oro ai tasselli. All’interno i numeri del giornale si presentano in ottime condizioni di conservazione. Rarissima raccolta di uno dei più rari giornali satirici dell’ottocento, celebre e ricercato anche per la sua pagina enigmistica ricca di rebus, sciarade, logogrifi e giochi diversi. Ogni numero presenta almeno una pagina a colori, tantissimi numeri hanno grandi e divertentissime pagine centrali umoristiche con scene illustrate a piena pagina. Il giornale venne fondato a Torino nel 1881 dal noto artista, disegnatore e caricaturista piemontese, Giorgio Ansaldi (1844-1922) che fu uno dei più importanti illustratori italiani del periodo della Belle Epoque. Il suo stile inconfondibile di Ansaldi, che firmava le sue tavole con lo pseudonimo di Dalsani, era particolarmente attento a rappresentare il mondo dei salotti, la vita quotidiana, gli incontri pubblici, la politica, la moda e le abitudini del tempo dei quali Ansaldi era testimone diretto, tutto distorto attraverso la sua vena satirica ed irriverente. Nonostante al giornale collaborassero vari autori, Ansaldi ne fu sempre l’anima, ideando numerose delle copertine, delle pagine interne, presentando anche anagrammi, rebus e proposte enigmistiche delle quali Dalsani era un indubbio maestro. Molte delle scene della rivista facevano scandalo per le situazione al limite dell’erotico (per i canoni dell’epoca) rappresentati donne e ballerine in abiti succinti od in situazioni equivoche. Due annate rarissime da reperirsi complete e ancor più rare in queste ottime condizioni di conservazione.