Libro
Alamanni, Luigi (1495-1556)
La coltivatione
Robert Estienne,
no disponible
Govi Libreria Antiquaria (Modena, Italia)
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Detalles
Descripción
PRIMA Edizione, prima tiratura, di questo celebre e fortunato poema didascalico in versi sciolti sulla coltivazione dei campi e la vita rustica, ispirato alle Api del Rucellai e alle Georgiche virgiliane, che l'Alamanni scrisse durante il suo forzato soggiorno in Francia (cfr. F. Caccialanza, Le Georgiche di Virgilio e la Coltivazione di Luigi Alamanni, Susa, 1892, passim).
"C'est le chef-d'oeuvre de Luigi Alamanni [.] La Coltivazione est un très beau poème didactique en 6 livres et en vers libre. Il contient d'élégantes imitations des Géorgiques de Virgile et des traductions en vers admirables des meilleurs préceptes en prose de Columelle, Varron, Pline et d'autres auteurs rustiques anciens. On y trouve des procédés d'agriculture particuliers à l'Italie, des description aussi vraies que talentueuses des beautés champêtres transalpines et françaises. On ne saurait en France rester indifférent devant cette oeuvre imprimée che nous, rempliée d'éloges de notre roi qui protégeait le poète exilé, et du pays où il avait trouvé asile" (G. Oberlé, Une bibliothèque bachique, Paris, 1992, nr. 511).
Le ultime carte contengono l'errata (c. u2v), il privilegio di Francesco I (cc. x1r-x2r) e la dedica a Caterina de' Medici, datata Fontainebleau, 24 giugno 1546 (cc. *1r-*2r).
Luigi Alamanni nacque a Firenze da una famiglia filo-medicea. Egli tuttavia divenne un frequentatore degli Orti Oricellari, dove conobbe e subì l'influenza di Francesco Cattani da Diacceto, che all'epoca erano diventati il centro dell'opposizione antimedicea. Nel 1522 partecipò ad una congiura per uccidere il cardinale Giulio de' Medici. La congiura fu sventata, molti dei congiurati furono decapitati, ma l'Alamanni riuscì a fuggire. Dapprima trovò rifugio a Venezia, quindi si trasferì in Francia, dove divenne uno dei più influenti intellettuali della corte di Francesco I, apprezzato anche dai poeti della Pléiade. Per il re svolse importanti incarichi diplomatici, che lo portarono spesso anche in Italia, permettendogli di mantenere vivi i contatti con i maggiori letterati italiani. Nel 1532 pubblicò, dedicandole a Franesco I, le Opere toscane. Successivamente ottenne la protezione anche di Caterina de' Medici ed Enrico II, cui nel 1548 dedicò il poema Girone il Cortese. L'Avarchide fu invece pubblicata postuma dal figlio Battista (Firenze, 1570). Morì ad Amboise nel 1556 per un attacco di dissenteria (cfr. D.B.I., s.v.).
Gamba, nr. 17; A.A. Renouard, Annales de l'Imprimerie des Estienne, New York, 1972, p. 68, nr. 22; Lord Westbury, Handlist of Italian Cookery Books, Firenze, 1963, p. 4; A.L. Simon, Bibliotheca gastronomica, London, 1953, nr. 69; A.L. Simon, Bibliotheca bacchica, London, 1927, II, p. 3, nr. 10; Adams, A-409; B.IN.G, I, nr. 28; R. Mortimer, Harvard College Library. Part I: French 16th Century Books, Cambridge MA, 1964, nr. 10; F. Schreiber, The Estiennes. An Annotated Catalogue of 300 Highlights of Their Various Presses, New York, 1982, nr. 88; BMSTC French, p. 6; Index Aureliensis, 102.049.