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Libro

Di Maria Francesco.

Ibla Rediviva. Descrizione historica della florida Ibla Maggiore una delle più vetuste città del Regno di Sicilia dalle cui rovine è risorta Avola oggidì esistente.

Simone Trento,, 1745-1749

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Perini Libreria Antiquaria (Verona, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1745-1749
Lugar de impresión
Caltagirone,
Autor
Di Maria Francesco.
Editores
Simone Trento,
Materia
Avola-Caltagirone

Descripción

In 4° (210 x 155mm). 1 c.b., 16 pp., 163 pp., 1 c.b. Pergamena rigida coeva con titolo manoscritto al dorso. Tagli a spruzzo. Ottimo esemplare genuino parzialmente con barbe. Piccola menda alla pergamena del dorso. <BR>Prima ed unica edizione di opera assai rara che deve soprattutto il suo valore al fatto che è il secondo volume (il primo importante) stampato a Caltagirone. Nel 1744 Simone Trento venne da Catania a Caltagirone per assumere la gestione della Tipografia del Senato Calatino ed alla fine di quello stesso anno pubblicò un volumetto di pratiche di misericordia, poi il nostro. Il Trento ebbe una produzione scarsa e l'ultima sua stampa porta la data del 1777; fino al 1785 non si riscontrano in Caltagirone altri segni di attività tipografica. Per quanto riguarda il contenuto, tratta della storia di Ibla maggiore, delle dominazioni di Sicani, Siculi, Greci, Cartaginesi, Romani, fino all'avvento degli Aragonesi; si descrive inoltre il territorio, la qualità dell'aria e delle acque, oltre a numerose altre particolarità; questo argomentare cerca di dimostrare che la patria d'origine del Di Maria era stata costruita nei luoghi dell'antica e per certi aspetti mitica Hibla Major. Le sue ragioni dettero fastidio ai palermitani ed ai netini, cosicchè comparve a Palermo una "Critica" a nome di Ludovico Capponeta (o Coppoletta) e un "Disabbaglio al leggitore dell'Ibla rdivita", stampato a Noto con il nome di Nicola Tademo. Entrambi i nomi sono anagrammi del nome dei veri autori, come dice lo stesso Di Maria che nel 1749 si ritenne obbligato a controbattere con l'opera: "Difesa dell'Ibla rediviva" (vedi scheda allegata). <BR>ICCU, riporta solo tre copie esistenti in Italia presso Biblioteca Nazionale di Firenze, Reale di Torino, e Giustino Fortunato-Roma.<BR>Mira II, 40; Narbone I, 191; Platneriana, 161: "Raro". <BR><BR><BR>In 4° (215 x 155mm); 1 c.b., 279 pp., 1 c.b. Pergamena rigida coeva, titolo manoscritto a inchiostro bruno al dorso. Bell'esemplare un po' allentato. <BR>Prima ed unica edizione, molto rara. Le argomentazioni, le datazioni, le interpretazioni degli antichi codici sono tanto fantasiose nelle parole dei critici (riportate nel testo), che in quelle del Di Maria che risponde. I due volumi insieme sono comunque assai interessanti e forniscono uno spaccato della cultura "locale" dell'epoca. <BR>ICCU, riporta solo una copia esistente in Italia presso Biblioteca della Fondazione Banco di Sicilia - Palermo; Mira II, 40.