Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libro

Davidico, Lorenzo Laurenzio Laurentio

Gioiello del vero christiano

Blado,

2500,00 €

Pettini Antonio Libreria (Roma, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Lugar de impresión
Roma
Autor
Davidico, Lorenzo Laurenzio Laurentio
Editores
Blado
Materia
dottrina religione inquisizione controriforma sodomia, omosessualità gesuiti barnabiti eresia eresie eretici eretico, religion inquisition counter-reform sodomy omosexuality jesuits, barnabits heresy heretics
Idiomas
Italiano

Descripción

In -8°, 132 cc., cartonato; incisioni nel testo, capilettera, finalini. Un capolettera in rosso e nero apre la dedica al cardinale Reginaldo Polo, raffigurandone lo stemma. Prima e unica edizione di questo trattato dottrinario, scritto da un prolifico e contraddittorio predicatore che sarebbe stato condannato dall’Inquisizione non più di tre anni dopo: all’epoca della pubblicazione Davidico era a Roma, nelle grazie del cardinale Reginald Pole al quale il lavoro è dedicato. Scrittore controverso, prolifico e disordinato, la sua produzione riflette il suo carattere, diviso fra aspirazioni di santità e ambizione materiale, così come emblematico è questo suo trattato, scritto in un volgare fitto e sostenuto, che inquadra le indicazioni dottrinarie in un discorso spesso polemico e censorio verso il vizio di una parte della Chiesa stessa. L’autore non era estraneo ai vizi, sembrerebbe: la biografia di Davidico (Paolo Lorenzo Castellino, Vercelli 1513-1574) è tumultuosa e costellata di accuse di vario genere, dalla sodomia al commercio di indulgenze al furto vero e proprio, così come appare controverso e composito il suo rapporto con vari ordini clericali, tra cui i barnabiti e i gesuiti: i barnabiti lo avevano ammesso all’istituto nel 1536, ma ne fu espulso nel 1547, mentre rimase sempre al margine della Società del Gesù, alla quale non fu mai ammesso nonostante le sue istanze. La condanna arriva nel 1555, dopo un aperto conflitto col cardinale Giovanni Morone, che due anni prima l’aveva chiamato alla Diocesi di Novara come vicario, per poi espellerlo soltanto tre mesi dopo, accusato di malversazione. Nei mesi successivi Davidico avrebbe cominciato a segnalare metodicamente il Morone come eretico a varie autorità. L’Inquisizione, prevalentemente per accuse di sodomia, arresta Davidico stesso che rimarrà in carcere fino al 1559. In -8°, 132 ll., boards. Illustrations, initials, finals, a black and red initial at the beginning of dedication to Cardinal Polo, whom the book is dedicated. First and only edition of this treaty, written by a self-contradictory preacher who was sentenced to prison three years later. Davidico’s production reflects his controversial nature, between holiness instances and material ambitions. Davidico (Paolo Lorenzo Castellino, Vercelli 1513-1574) seems to have been quite vicious, since the various charges submitted to him also before the 1555 sentence: from sodomy to mercies commerce, to robbery, he was imprisoned under omosexuality charges, and he came out of prison in 1559 when the roman prison was opened by civil unrest.