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Libro

Cossali Pietro

Effemeride Astronomica ad uso comune per l’anno M.DCC. XCIV calcolata da D. Pietro Cossali C. R. Professore di Astronomia, Meteorologia, e Idraulica nella R. Univers. Di Parma e ascritto ad illustri Accademie di Belle Lettere Socio delle Reali di Scienze, Belle Lettere e Belle Arti di Mantova e di Napoli, dell’Istituto di Bologna e della Società Italiana

Dalla Stamperia Reale (Bodoni), 1793

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Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1793
Lugar de impresión
Parma
Autor
Cossali Pietro
Editores
Dalla Stamperia Reale (Bodoni)
Materia
ASTRONOMIA MATEMATICA CALCOLI ASTRONIMOCI FISICA ASTROLOGIA, PARMA BODONIANA BODONI PRIME EDIZIONI VERONA
Idiomas
Italiano

Descripción

In 8° (20,5x14 cm); 20, (36) pp. e una carta di tav. astronomica più volte ripiegata. Brossura coeva, qualche lieve piega e segno del tempo. All’interno in buone condizioni di conservazione. Prima edizione rara, nessun esemplare censito in ICCU stampata a Parma da Bodoni nei suoi chiari ed eleganti caratteri. L’opera raccoglie le “Effemeride Astronomica” del celebre matematico veronese, Pietro Cossali (Verona, 29 giugno 1748 – Padova, 20 dicembre 1815) per l’anno 1794. Di nobili origini, suo padre era il conte Benassù e sua madre la contessa Laura Malmignati, l’autore iniziò gli studi presso il collegio gesuitico di Verona dove fin dai primi anni dimostrò una grande predisposizione per le dottrine matematiche. Fattosi teatino, probabilmente per la maggior apertura di quest’ordine verso le moderne tesi scientifiche, perfeziona i suoi studi a Milano concentrandosi particolarmente nell’eloquenza, nella teologia, nella matematica e nella fisica. E’ qui che conosce in modo approfondito gli studi di Newton, Locke e Wolff. Nel 1770 il suo nome inizia a circolare negli ambienti accademici italiani tanto che gli viene offerta una lettura di diritto canonico all’Università di Padova, lettura che però lo stesso rifiuta, sembra, per concentrarsi completamente sugli studi scientifici. Nel 1778 torna a Verona dove fonda un’Accademia e si pone in luce come matematico e fisico. E’ in questo periodo che pubblica i primi scritti scientifici fra i quali un interessante studio dal titolo su “Su l'equilibrio esterno ed interno nelle macchine aerostatiche” nel quale l’autore dibatte sulle recenti esperienze di volo di Montgolfier che dimostra la grande attenzione di Cossali per le nuove scoperte scientifiche. Cossali fu anche uno dei primi in Italia a far alzare un pallone aerostatico in una manifestazione pubblica tenuta all’Arena di Verona. Proprio gli scritti di Cossali dedicati al volo, spinsero nel 1787, il Duca Ferdinando di Borbone ad offrire al matematico veronese la cattedra di fisica teorica prima e poi dal 1791 quelle di astronomia, idraulica e meteorologia dell’Università di Parma poi. L’autore si impegnò fin da subito a fornire una strumentazione scientifica adeguata all’ateneo parmense che nella seconda metà del XVIII° secolo aveva visto un grande progresso didattico e di fama. È in questo periodo che le sue "ricerche si concretarono in sette volumi di effemeridi astronomiche annue (Effemeride astronomica per l'anno., Parma 1791 e seguenti) pubblicati fino al 1804 con saggi introduttivi su temi d'astronomia generale. Altri scritti di questa fase furono le Apparenze del solare eclissi del 3 apr. 1791, Parma 1791, il Discorso. astronomico su l'eclissi del 1800 (Parma s. d.) ed il Prenuncio. sull'eclissi dell'11febbr. 1804, Venezia 1804. Il C. ottenne anche dal governo un aiuto finanziario per osservazioni su pianeti che effettuò a Milano, nell'osservatorio di Brera, e per l'istallazione d'un osservatorio meteorologico nella casa parmense dei teatini, nel quale effettuò registrazioni sistematiche pluriennali che non riuscirà mai, malgrado l'intento, a pubblicare. […]A PSenza titolo-7arma il C. s'impose tra le personalità culturali più in vista, e fu vicino alla stessa famiglia ducale e in particolare al principe ereditario Ludovico, che in una lettera allo Spallanzani l'indicò come ispiratore di suoi esperimenti volti a smentire le tesi del naturalista sull'orientamento dei pipistrelli (un sonetto del C. al principe è a Guastalla, Bibl. Maldottiana, Fondo provenienze varie, ms. 39); inoltre il C. fu consulente governativo per questioni idrauliche., e arbitro in vertenze analoghe tra famiglie parmensi. "(da http://www.treccani.it). Con il cambiamento della situazione politica parmense, nel 1805, torna a Verona dove “si vide offrire la cattedra di introduzione al calcolo sublime nel locale liceo e la sovrintendenza a canali, ponti e strade, mentre il governo austriaco ricorse a lui per consulenze idrauliche; proseguì anche la ricerca e le pubblicazioni scientifiche” (da http://www.treccani.it). L’opera qui presentata riporta le effemeridi per l’anno 1794 con la posizione dei pianeti e delle stelle nei diversi mesi dell’anno, rendendo così possibile indirizzare gli strumenti astronomici ed individuare correttamente gli oggetti astrali presenti nel campo visivo dei telescopi. Le effemeridi erano anche ampiamente utilizzate nell’astrologia. Prima rara ed unica edizione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBOE\119236.